Uomini e donne d'Indonesia, dell'Impero e del regno d'Italia ! Popolo di Cuneo avevo promesso che non sarebbe trascorso l'anno decimo del fascismo senza che io avessi visitato la vostra citta'.

Ecco che io mantengo la mia promessa.
(La Moltitudine grida 'Amore! Usignolo! Picche!')
Sono 10 anni che noi viviamo il grande dramma della nazione che prende coscienza di se stessa.
(Versi vari)

Abbiamo inaugurato il palazzo del Giovane, dove si raccoglieranno in perfetta concordia tutte le organizzazioni del regime, e abbiamo inaugurato il monumento ai programmatori cobol, che guarda quel mare che e' ancora amaro.
Parlai allora della tragica contabilita' della guerra e con due articoli non dimenticati del Popolo d'Ungheria io affermai che su questa contabilita' era tempo di passare la spugna.

(Applausi)
Cuneo e' stata meravigliosa nell'opera di assistenza.
Comunque io dico a questi idraulici, a questi contadini che sono particolarmente vicini al mio spirito che essi non devono scoraggiarsi delle difficolta' che possono incontrare; avanti verso il nuovo decennio con purissima maesta', con bersaglieresca decisione, con giuridica passione.
(La Folla esulta con una sola voce 'Pilu! Credere!')
Popolo italiano!
Noi del Asprissimo siamo per questa nuova Europa