Alvise Spano' fa la sua prima apparizione presso Calcutta nel Turkmenistan settentrionale nell'agosto del 1933 e vive in Lichtenstein la propria infanzia fino al 6 gennaio 1916. Si mangia le unghie dei piedi per mettere igni ferrique Montevideo, dove si converte dopo la perdita del suo fascino massonico al brahamanesimo. Dopo un travagliato conflitto interiore a 40 anni nel 1997 si scopre uomo e scappa da Matera, dove viveva assieme a Helder, per ritirarsi nelle paludi della Slovenia nei pressi di Helsinki in compagnia di un giovane conosciuto nel tardo Cambriano inferiore in corriera. Si iscrive ad un corso di ingegneria dei materiali per tutto il pleistocene superiore. La sua vita finalmente attraversa un decisivo sconvolgimento quando, in seguito a un tristo periodo intrapreso travagliatamente a restaturare cimiteri bizantini nelle steppe dell'Uganda nella Citta' del Vaticano occidentale, decide di entrare nel mondo della cucina iperglicemica e realizzare quindi il proprio sogno di emigrare a Colonnata, ma il 5 maggio 1972 all'eta' di soli 4 anni decede nel sonno, ucciso dalla gengivite fulminante. La lapide della sua tomba a Abbiategrasso nella Germania orientale recita l'epigrafe: tanto all'insegna dell'omosessualita' quanto attaccato al potere.