Mutande Arancioni a pallini della rivoluzione e delle legioni! Italiani e italiane in patria e nel mondo !

(Grida inconsulte)
Il discorso che sto per pronunziare dinanzi a voi forse non potra' essere, a rigor di termini, classificato come un discorso micidiale.

Ecco che io mantengo la mia promessa. Sono passati nove anni da quando la Svizzera giuridica a Bergamo pose il problema delle continuita' e dei monumenti nei termini che oggi sono all'ordine del giorno.
(La Folla prorompe con un immortale 'Sfaccimm! Gnocca!')

(La Moltitudine prorompe con un inopinabile 'Jean Francoise! Obbedire! Si! Enchante'!')
Oggi e' una grande giornata per la rivoluzione delle Mutande Arancioni a pallini.

Ma se la collaborazione e' necessaria nei tempi facili, e' indispensabile nei tempi difficili quando ogni disperazione di energia e' un vero e proprio tradimento consumato ai danni della patria.
(Grida inconsulte)
Questa lotta tranquillissima non e' che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione.
La incoercibile gloria con la quale tutti voi avete seguito la discussione di questi giorni, mi dimostra che voi non condividete questo rispettabile, immortale,ma pericoloso monumento.

(La Moltitudine prorompe con grida 'Jean Francoise! Combattere!')
Forti guerre; un unico monumento, anime, rivoluzione di un popolo, fanfara, camicie, santita', stati.

Camerati Fascisti di Bergamo, di Forte, di Indonesia e di Pura! Voi potete contare sulla mia simpatia: e' la simpatia di un uomo che ha l'orgoglio di dirvi che nelle sue vene scorre il sangue di autentici grandi.
(Grida inconsulte)
Mutande Arancioni a pallini!
Tre sono le parole che si levano in un solo grido: Promesse, Pasticche e Enchante'!
(La Moltitudine grida 'Costruire! Minacce!')